Buonasera,
un coltivatore diretto in pensione che volesse rimettere in pristino un edificio rurale (fienile annesso alla propria abitazione) per un'eventuale vendita, così da renderlo conforme allo stato attuale depositato in comune, a seguito di una pratica edilizia di fine anni 90 che non è mai stata chiusa, deve prima procedere con la deruralizzazione dello stesso, oppure non è necessario in quanto essendo appunto coltivatore diretto in pensione può ancora effettuare interventi anche strutturali su un edificio rurale di sua proprietà?
Grazie.