Buongiorno,
Pochi giorno fa ho rivisto su un portale delle aste un appartamentino economico di mio interesse valutato €25000 con una richiesta di cauzione del 40% del prezzo offerto. Immediatamente non avevo una simile cifra disponibile per la cauzione. Ho chiesto informazioni allo studio del delegato alla vendita. Chi mi ha risposto mi ha detto che non era possibile, che c'era un errore, che "le cauzioni sono al 10%". Mi sono letto e riletto l'art. 571 del c.p.c. che recita: "L'offerta non è efficace" ... "se l'offerenta non presta cauzione, con le modalità stabilite nell'ordinanza di vendita, in misura non inferiore al decimo del prezzo da lui proposto". Forse troppo di fretta e senza ulteriori approfondimenti ho inserito una cauzione (a mio parere a termine di legge), un po' superiore al decimo del prezzo della mia offerta. Questa mattina 8 luglio si è aperta l'asta telematica asincrona e si sono aperte le buste. La mia offerta è stata Rifiutata con la motivazione del delegato alla procedura: "cauzione errata in quanto inferiore al minimo (pari al 40% del prezzo offerto)". Nel pomeriggio ho parlato con il delegato che mi ha risposto: - è così . , la cauzione al 40% è stata voluta dal giudice forse per evitare, come pare sia accaduto, che offerenti prestanome si aggiudichino e poi non ritirano. - E il 571 del c.p.c.? - E' il gudice che decide - vorrei fare opposizione, posso conoscere le modalità e i termini? - si rivolga al suo avvocato ma glielo sconsiglio, non cambia nulla. - Grazie.
Io vorrei fare opposizione (non so se il termine è corretto, ma vorrei fare qualcosa), è possibile? La gara dura 7 giorni, posso essere ancora ammesso? posso fare da solo o devo rivolgermi ad un avvocato? o devo metterci una pietra sopra. Dovrei fare ricorso al giudice, ma se è una sua decisione a chi faccio ricorso. Il giudice deve applicare la legge o può decidere quello che vuole. Vi chedo gentilmente lumi. Grazie.