Buonasera e grazie innanzitutto per il prezioso contributo.
Nella qualità di delegato alla vendita di un procedimento di esecuzione immobiliare, devo mettere all'asta un magazzino e mi chiedo da alcuni giorni il regime fiscale a cui sottoporre la cessione.
L'immobile (cat. c/1) è stato acquistato nel 1987 ed è stato adibito a laboratorio artigianale da parte del debitore esecutato, per l'esercizio della propria impresa individuale. Nel 2009 il debitore esecutato cessava la propria partita iva, nel 2018 cancellava l'impresa e nel 2020 (alcuni mesi dopo la notifica del pignoramento) decedeva. Ad oggi gli eredi non ancora accettano l'eredità.
Ai sensi del combinato disposto del DPR n. 917 del 1986 art. 40 co. 2 e art. 77 co. 1 gli immobili relativi ad imprese individuali, aventi carattere strumentali ed utilizzati dall'imprenditore esclusivamente per l'esercizio dell'impresa sono beni relativi all'impresa, a prescindere dall'iscrizione dei registri di inventario o beni ammortizzabili, come già affermato dalla Cass. n. 772 del 2011.
Oggi la partita Iva risulta cessata e l'impresa cancellata dal registro delle imprese, ma non so (e non saprei neanche come recuperare questa informazione) se l'imprenditore abbia estromesso il bene o se abbia proceduto al c.d. autoconsumo.
QUindi vi chiedo :
1. devo trattare il bene esecutato come appertente ad un soggetto privato oppure come bene immobile dell'impresa? Nell'individuare il regime tributario della vendita, alcuni ritengono che per le imprese individuali nel caso in cui la partita iva sia cessata, il decreto di trasferimento sarà soggetto ad imposta di registro, senza che assuma rilavenza alcuna la circostanza che sia stato effettuato da parte dell'esecutato il c.d. autoconsumo. Nel dubbio circa il regime fiscale da applicare alla vendita, potrei richiedere un chiarimento alla Agenzia delle Entrate?
2. nel caso in cui la vendita sia soggetta ad IVA, la c.d. opzione IVA da chi può essere esercitata? COme detto in precedenza il debitore esecutato è deceduto e i chiamati all'eredità non ancora accettano. Io propenderei per invitare i chiamati all'eredità ad esercitare l'opzione, dando loro un termine perentorio per l'esercizio, avvisandoli che la dichiarazione constituisce una implicita accettazione dell'eredità e che, nel caso in cui non ricevessi la dichiarazione nei termini, la cessione sarà effettuata in regime di esenzione iva;
3. nel caso in cui la vendita sia soggetta ad IVA e non venga esercitata l'opzione IVA, devo in ogni caso emettere la fattura in nome e per conto del debitore esecutato deceduto? in questo caso dovrei farmi autorizzare dal GE a riaprire la partita iva.
RIngrazio in anticipo