Buongiorno,
sperando sia la sezione giusta scrivo per un chiarimento in merito al prezzo di aggiudicazione.
Procedura: procedure concorsuali - fallimentare (nuovo rito)
Tipologia: competitiva
Sesta asta.
Prezzo 0,00
Offerta minima 0,00
Il bene presenta, come si può evincere dai tentativi d'asta andati deserti e dal prezzo, diverse magagne. Inoltre, a mio avviso, la perizia di stima (superiore ai 100.000 euro) riporta una quotazione lontana anni luce dalla realtà.
L'avviso di vendita riporta ed evidenzia le seguenti frasi:
"All’esito della gara esperita ed individuato il miglior offerente, il curatore procederà all’aggiudicazione provvisoria, aggiudicazione non vincolante per il fallimento, che si riserva sin d’ora di sottoporre la stessa alla valutazione di congruità degli organi della procedura".
"Inoltre, il giudice delegato, su istanza del fallito, del comitato dei creditori o di altri interessati, previo parere dello stesso comitato dei creditori, può sospendere, con decreto motivato, le operazioni di vendita, qualora ricorrano gravi e giustificati motivi ovvero, su istanza presentata dagli stessi soggetti entro dieci giorni dal deposito di cui al quarto comma dell'articolo 107, impedire il perfezionamento della vendita quando il prezzo offerto risulti notevolmente inferiore a quello giusto, tenuto conto delle condizioni di mercato (art. 108 co.1° L.f.)"
E' possibile che la miglior offerta, qualora non dovesse superare quando dovuto dal fallimento per imposte (es. IMU maturato negli anni), sia da considerarsi "non congrua"? E' quindi possibile che un prezzo sia "vile" anche quando la base d'asta sia 0?
Da profana, mi sembrerebbe più corretto che gli organi della procedura fissassero un minimo che copra le spese, anzichè mettere base d'asta 0, se hanno già in mente un minimo entro il quale non risulta conveniente assegnare il bene.
Riassumendo:la derelizione ex art. 104ter L.F. è ammissibile anche al sesto tentativo di vendita con base d'asta 0?
Inoltre, la gara che NON è telematica è stata fissata da mesi nell'avviso di vendita. L'intenzione di partecipare mi ha fatto programmare gli impegni tenedo in considerazione la data fissata nell'avviso di vendita. Ora sembra che tale data verrà posticipata e la nuova data verrà comunicata solo a coloro che depositeranno l'offerta. E' innegabile che ciò crei diversi problemi e renda l'opportunità di partecipare meno conveniente per coloro che si trovano fuori zona, tenuto conto anche della situazione sanitaria dettata dal COVID-19. Lo slittamento potrebbe render valida anche una partecipazione telematica anche se questa non è prevista? Oppure ci si deve adattare al cambiamento di data?
Comlimentandomi per il gran lavoro svolto su questo forum, ringrazio anticipatamente per l'attenzione e la disponibilità.