Presentazione della domanda per l'offerta in modalità telematica

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  • Ultimo messaggio 17 febbraio 2020
flaviogallucci pubblicato 12 febbraio 2020

Gentilissimi,

al fine di partecipare ad un'asta telematica ci siamo dotati degli strumenti richiesti alla modica cifra di ca 100,00 euro.

1) Acquisto e abilitazione di una normalissima PEC (infocert). La PEC abilitata alle aste telematiche, menzionata nei documenti, non risulta dispobibile.

2) Acquisto e abilitazione della firma digitale. Abbiamo chiesto supporto sul merito dei vari tipi di dispositivi disponibili e il responso è stato "basta che l'offerta sia firmata digitalmente con formato P7M".

Successivamente abbiamo seguito, in modo scrupoloso ... leggendo i manuali e ricontrollando i dati più e più volte, la procedura online per la compilazione della domanda d'offerta.

1) La procedura è andata a buon fine con tanto di messaggio rassicurante.

2) Il pagamento del bollo digitale è avvenuto con successo (dopo un'ora di disperati tentativi ... meriterebbe un premio chi ha progettato e realizzato il sistema).

3) Scaricata l'offerta e firmata digitalmente, senza aprirla o modificarne il nome, l'abbiamo inviata tramite pec all'indirizzo email specificato.

4) Quasi dimenticavo. Tutti i documenti richiesti sono stati forniti puntualmente (documento d'identità, codice fiscale, contabile del bonifico per la cauzione, certificazione di matrimonio in separazione dei beni, ricevuta di pagamento del bollo ...)

Il responso finale è stata la ricevuta PEC di avvenuta consegna.

CONCLUSIONI:

a) Il delegato dice di non avere ricevuto la nostra offerta. Insomma a suo dire c'è stato un errore (non siamo riusciti a capire quale).

b) La procedura è andata a buon fine, con tanto di messaggi di conferma e l'offerta è stata ricevuta (a conferma il messaggio di ritorno sull'account della PEC).

Come mai non siamo riusciti a partecipare all'asta?

Dove abbiamo sbagliato?

A chi ci possiamo rivolgere?

Grazie.

PS. Se la razio della riforma era snellire la procedura e facilitare i cittadini ... ANDIAMO BENE!

inexecutivis pubblicato 17 febbraio 2020

Purtroppo il sistema della vendita telematica, come tutti i sistemi nuovi, sconta iniziali inevitabili criticità connaturali al suo essere acerbo.

Venendo al problema prospettato il suggerimento che ci sentiamo di offrire è quello di promuovere reclamo ex art. 591 ter c.p.c. avverso il verbale di gara redatto dal professionista delegato nel quale non si dà atto della vostra offerta.

Sul punto, infatti, registriamo un importante precedente del  Tribunale di Larino, 19 dicembre 2018 (consultabile al seguente link: https://www.inexecutivis.it/massime-giurisprudenziali/tribunali/larino/2018/quando-lofferta-telematica-non-giunge-al-gestore-della-vendita-scatta-lordine-di-esibizione-al-dgsia/) adottato in un caso assolutamente analogo a quello rappresentato, nel quale si è affermato che “In tema di vendita telematica, ove l'offerente dimostri di aver ritualmente inviato l'offerta di acquisto producendo in giudizio la ricevuta completa di avvenuta consegna da parte del gestore di posta elettronica certificata del ministero della giustizia, ai sensi dell'art. 14, comma primo, D.M. 26 febbraio 2015, n. 32, ma essa non risulti visibile al professionista delegato sul portale del gestore della vendita telematica, il giudice dell'esecuzione può disporre (ai sensi dell'art. 213 c.p.c.) che il Ministero della Giustizia, Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati trasmetta al Tribunale i dati ed il contenuto del messaggio inviato dall'offerente, unitamente agli allegati in esso presenti ed al documento testuale di cui all'art. 14, comma terzo, dm 32/2015.

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