OFFERTA TELEMATICA ASTA IMMOBILIARE -FIRMA DIGITALE

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  • Ultimo messaggio 29 maggio 2021
dagostinoalessandra3 pubblicato 28 aprile 2021

Salve,

per la prima volta ho inviato un'offerta per un'asta immobiliare in via telematica. Ho più di un dubbio e avrei urgenza di chiarirmeli:

-alla fine della compilazione della domanda, ho semplicemente cliccato sul tasto conferma, senza procedere alla firma.

- ho ricevuto le chiavi d'accesso e scaricato il documento

- siccome l'offerente e chi si occupa di inviare la mail sono due persone diverse, come posso fare? Per l'esatezza: l'offerente è mio padre, ma non avendo una pec, me ne occuperò io. Posso firmare io al suo posto con la mia firma digitale collegata ala mia pec?

Grazie infinite

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matteomariazoccoli pubblicato 28 aprile 2021

Buongiorno, al termine della compilazione deve necessariamente firmare "fuori linea" con la firma digitale di suo padre e poi ricaricare il file in formato p7m prima di procedere su "conferma" 

A questo punto le sarà concesso di scaricare un file in formato zip.p7m che va allegato alla pec da inviare in uno al bollo di 16 euro da pagarsi sul portale pst  alla pec offertapvp...ecc del ministero.  

In questo momento, secondo quanto leggo, l'offerta da lei inviata potrebbe (quasi sicuraemente) essere bocciata dal sistema del ministero che gestisce le offerte. 

Per evitare brutte sorprese la mattina dell'incanto - non ricevere le credenziali per partecipare all'asta per esempio- le consiglio di riformulare l'offerta e far dotare suo padre di una firma digitale se vuole che il bene,in caso di aggiudica, venga trasferito a lui. 

La pec non dovrebbe essere un problema ma attenzione a costruire bene l'offerta alleganto tutti i documenti richiesti, il cro del bonifico e la dichiarazione di presa visione della perizia di stima. 

marco.muggia pubblicato 28 aprile 2021

Attenzione al discorso della firma digitale: sebbene si possa impiegare una casella pec non propria, sono abbastanzza sicuro che l'offerta non possa essere firmata digitalmente da persona diversa dall'offerente, salvo che ci sia una procura notarile antecedente la presentazione dell'offerta. 

Inoltre, per esperienza diretta, suggerisco di fare molta attenzione ad allegare all'offerta ( non alla pec, ma proprio durante la procedura di redazione del documento da firmare poi digitalmente ) i documenti di identità dell'offerente richiesti nell'avviso di vendita, pena il rischio che l'offerta venga rifiutata. Se il portale non ha un campo nel quale caricare i documenti di identità, suggerisco di impiegare piuttosto il campo che segnalanoper le visure camerale, le procure notarili etc. 

In utlimo, le posso dire che se l'offerta inviata al ministero via pec non fosse conforme, normalmente si riceve una pec con il rigetto dell'offerta, mentre non è previsto l'invio di una conferma della corretta ricezione. La corretta ricezione dell'offerta, tuttavia, non è garanzia del fatto che la stessa sia poi ritenuta valida dal delegato alla vendita. 

 

inexecutivis pubblicato 30 aprile 2021

Le informazioni di cui sopra sono sostanzialmente corrette.

La firma digitale deve essere intestata a colui il quale diverrà proprietario del bene (e quindi intestatario del decreto di trasferimento). L'unica alternativa è che questo soggetto conferisca al "presentatore" procura notarile che dovrà essere poi allegata all'offerta, secondo quanto prescritto dall'art. 12, commi 4 e 5 d.m. 32/2015.

capitolo pubblicato 27 maggio 2021

per evitare brutte sorprese è necessario caricare il documento di identità nella procedura guidata per la creazione dell'offerta telematica, allegare il documento di identità alla pec di invio al ministero non è garanzia di accettazione dell'offerta.

inexecutivis pubblicato 29 maggio 2021

Esatto. I documenti allegati alla pec non vengono presi in considerazione.

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