offerta minima

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  • Ultimo messaggio 10 ottobre 2019
giuseppecorsini pubblicato 05 ottobre 2019

Buonasera la settimana scorsa ho partecipato ad una asta per un appartamento che mi interessava da molto tempo, ho presentato  un offerta rispettando l'offerta minima indicata dal delegatonel avviso di vendita, cioe 88.700,00 euro,insieme alla mia offerta ne sono state presentate altre due rispettivamente  di 88.700,00 e 90.000,00. dopo vari rialzi mi sono aggiudicato l'immobile.

successivamente il debitore ha proposto reclamo 591 ter ,sotenendo che il delegato alla vendita avesse commesso un errore arrotondando l'offerta minima di 2 euro in difetto,infatti il prezzo base era di 118.269,32 e quindi l'offerta minima corretta era di 88.701,99 , il giudice rilevando l'errore  ha annulato l'asta e ordinato una nuova asta. 

posso secondo voi oppormi?qulcuno di voi ha avuto il mio stesso problema?come ha risposto il giudice nel vostro caso?

grazie 

inexecutivis pubblicato 10 ottobre 2019

Difficile rispondere alla domanda, per quanto semplice.

Formalmente il provvedimento del giudice è corretto. Aggiungiamo, tuttavia, che secondo un condivisibile arresto giurisprudenziale "la tutela del diritto di azione va contemperata, per esplicita od anche implicita disposizione di legge, con le regole di correttezza e buona fede, nonché con i principi del giusto processo e della durata ragionevole dei giudizi ex art. 111 Cost. e 6 CEDU" (Cass. Sez. III 03/03/2015 n. 4228) (Si trattava del caso in cui il creditore, dopo aver ricevuto il pagamento della complessiva somma portata in precetto, pari ad euro 17.854,94, aveva ugualmente avviato la procedura esecutiva, nelle forme del pignoramento presso terzi, per l'intero importo, deducendo, nel corso della procedura stessa, l'esistenza di un residuo credito di euro 12,00 a titolo di interessi maturati tra la data di notifica del precetto e la data del pagamento).

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