IL QUESITO:
Per introdurre l’argomento del quesito che sto per proporre cito, trascrivendo integralmente, una parte di un manuale che ho letto : “ Le domande giudiziali trascritte prima della trascrizione del pignoramento che produrranno effetti anche nei confronti dell’aggiudicatario”. “ Com’è noto, si tratta delle domande giudiziali indicate negli artt. 2652 e 2653c.c., la cui trascrizione, a seconda della dizione utilizzata dal codice, fa sì che la sentenza di accoglimento sarà idonea a pregiudicare i diritti acquistati dai terzi dopo la trascrizione della domanda, oppure sarà ad essi opponibile”. (Fonte : http://www.neldirittoeditore.it/public/file/prof_del_OK_352pag_629-7%20-%20sommario.pdf ). Nelle relazioni CTU la trascrizione di domanda giudiziale più frequente è certamente la revoca dell’atto di compravendita; alla sola lettura di quanto argomentato il potenziale offerente rinuncia alla partecipazione.
LE DOMANDE :
A) Quale migliore soluzione potrebbe trovare il potenziale acquirente in una così simile problematica essendo edotto del fatto che nell’ipotesi di accoglimento della domanda giudiziale il diritto di proprietà, eventualmente acquistato, sarà pregiudicato? B) Quale migliore consiglio è possibile dare ad un potenziale partecipante ad una vendita giudiziale investita da tale tematica ? C) In questi casi per quale motivo la procedura esecutiva, pur consapevole di non trovare consenso tra la numerosa platea dei probabili acquirenti , persevera nell’ effettuare i tentativi di vendita?
In attesa di un Vostro riscontro, vogliate gradire i miei più cordiali saluti.
Firmato:
angelo tedesco - centroconsulenzastegiudiziarie