INCARICO DEL TECNICO PER VARIAZIONE CATASTALE

  • 142 Viste
  • Ultimo messaggio 14 gennaio 2021
juribottura pubblicato 12 gennaio 2021

Buonasera,

Nella perizia relativa ad un immobile soggetto a vendita senza incanto nell'ambito di un procedimento di concordato preventivo è riportata la seguente dicitura:

"Ai fini del rogito in via ordinaria occorre pertanto provvedere ad una variazione catastale che ridescriva lo stato esistente dell'edificio."

In tale situazione, a chi compete la scelta del tecnico per istruire la pratica, fermo restando che i costi graveranno - presumibilmente - sulla parte acquirente?

Grazie per il vostro servizio e cordiali saluti.

Ordina per: Standard | Il più nuovo | Voti
rickhunter pubblicato 13 gennaio 2021

Scrivo anche qui la mia domanda, in modo più sintetico: Se queste difformità sono state rilevate, magari con perizie vecchie di anni, perché vanno in capo ad un eventuale, futuro, aggiudicatario, e non si chiede conto immediatamente di esse all'esecutato che è proprietario e gode del bene, e potrebbe, se la procedura si estingue, rimanerne indiscusso dominus nonostante non abbia saldato l'ipoteca gravante su esso?

Grazie.

inexecutivis pubblicato 14 gennaio 2021

Rispondiamo a Jura osservando che occorrerebbe leggere gli atti per comprendere a chi competa la scelta. Immaginiamo che se nulla si dice possa provvedervi un tecnico scelto dall'acquirente.

Quanto alla domanda di Rikhunter, osserviamo che la scelta di porle a capo dell'aggiudicatario (o a volte della procedura) risponde ad esigenze di speditezza. Se si dovesse attendere l'esecutato (notoriamente non collaboraivo) si rischierebbero situazioni di stallo.

Close