Buongiorno, mi trovo in una situazione assai singolare che cerco di riassumere di modo da poter avere un confronto con il forum.
- Immobile all'asta.
- Proposta al debitore di procedere con compravendita privata e sospensione dell'asta.
- Previo consenso del debitore contattiamo il creditore, che accetta di procedere per accordo privato. L'acquirente acquisterà dal debitore che successivamente girerà la somma al creditore risolvendo il debito.
- Il creditore richiede al giudice la sospensione temporanea della procedura d'asta e in questo spazio avviene il rogito tra il debitore e l'acquirente. Siamo a dicembre 2020. Il notaio terrà in custodia la somma fino a che il creditore non depositerà l'atto di rinuncia. A quel punto potrà avere i suoi soldi e il giudice potrà cobaegnare le chiavi.
- diverse lungaggini fanno attendere l'atto di rinuncia sia per la questione pandemica sia per il fatto che il Consiglio d'Amministrazione del creditore ha una sede estera.
- il creditore inoltre non comunica in modo esplicito al giudice che il rogito è avvenuto, con tanto di notaio.
- passano mesi ma io sto tranquillo: l'immobile è rogitato, i soldi li ho versati sul conto del notaio e andranno al creditore una volta conclusa la burocrazia. Sto pagando il mutuo e aspettonpazientemente che mi vengano date le chiavi.
- il giudice apre una procedura d'asta e aggiudica l'immobile oggetto nel giugno 2021 ad altro acquirente.
Di chi è la proprietà? L'asta aggiudicata può essere annullata vista la presenza di un rogito del dicembre 2020? Non abbiamo rispettato i 20 gg per richiedere l'annullamento perchè so solo qualche giorno fa che nell'immobile da me acquistato c'è uno sconosciuto che ha le chiavi che stavo aspettando. Il debitore ed ex proprietario appoggia la mia causa ma è da dicembre 2020 che "si sente" fuori dai giochi. Tant'è che una volta firmato il rogito ha chiuso la società per la quale aveva contratto debiti fino al fallimento.