Fondo di riserva condominio

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  • Ultimo messaggio 29 agosto 2020
rampicante pubblicato 12 agosto 2020

Buongiorno,
mi piacerebbe avere un chiarimento in merito ad un comportamento dell'amministratore nei confronti di un condomino che ha acquistato di recente un appartamento all'asta.

Il condominio ha promosso un decreto ingiuntivo nei confronti del costruttore che avendo nello stesso stabile appartamenti invenduti non ha mai pagato le spese dei servizi comuni.
La vertenza è proseguita con pignoramento e vendita al momento di alcuni appartamenti.
La procedura è stata inclusa in un fallimento in quanto si sono aggiunti altri creditori/banche.

Al nuovo proprietario l'amministratore ha chiesto di partecipare ad un fondo di riserva (con la stessa quota in millesimi) così come i condomini "storici" per fare fronte al debito ancora pendente accumulato e che continua ad aumentare.
In estrema sintesi quello che evidenzio è che il nuovo condomino si trova a fare fronte ad un debito "ereditato" non solo negli ultimi due anni, mi chiedevo se è un'operazione corretta.

Vi ringrazio di nuovo per i vostri preziosi consigli.
Cordiali saluti.

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inexecutivis pubblicato 18 agosto 2020

La soluzione ipotizzata dall’amministratore a nostro avviso non è corretta in quanto tende nei fatti ad aggirare il limite di cui all’art. 63 disp. att. c.c., a mente del quale l’acquirente subentra nei debiti condominiali del condomino cedente relativi all’anno in corso ed all’anno precedente a quello della cessione.

Ergo, se la costituzione di questo “fondo” è funzionale anche alla copertura o al recupero di debiti che eccedono il biennio predetto, l’art. 63 citato viene aggirato. A questo punto la soluzione potrebbe essere quella di limitare proporzionalmente il contributo del condomino subentrante.

rampicante pubblicato 26 agosto 2020

Grazie ancora per la disponibilità.

inexecutivis pubblicato 29 agosto 2020

grazie a lei!

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