ERRORE OFFERTA

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  • Ultimo messaggio 08 luglio 2019
andre73 pubblicato 12 aprile 2019

Buonasera, mi iscrivo al forum per porre un quesito al quale non trovo risposta. I miei genitori in data odierna hanno partecipato ad un'asta per l'acquisto di una casa. Insieme a loro era presente un altro concorrente. I miei genitori hanno offerto precisamente l'offerta minima, mentre l'altro partecipante, per ERRORE, ha offerto 13 euro meno dell'offerta minima, sbagliando anche l'assegno. Essendo presenti due offerte è stato affrontato il rialzo partendo dalla base offerta dei miei genitori, dopo 2 rialzi l'altro partecipante si è aggiudicato l'immobile. Il mio dubbio è questo, è possibile fare ricorso visto l'errore fatto dall'partecipante e di fatto escluderlo dell'asta?

Grazie in anticipo

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marz pubblicato 12 aprile 2019

Ciao Andre,

 

a mio avviso ci sono dei chiari presupposti per portare avanti un ricorso, il cui dovreti vincere facilmente. Ricorda però che hai solo 20 giorni dalla data dell'aggiudicazione per presentarlo. Il giudice potrebbe provvedere ad aggiudicare a te l'immobile oppure ad indurre un nuovo esperimento di vendita.

 

Sul merito dell'eventuale ricorso, a modo di sintesi cito uno studio portato avanti dal Notariato sulla questione (ma puoi trovare tantissime sentenze della Cassazione con identico orientamento):

"Versamento in misura inferiore a quella fissata dal Giudice: in questa ipotesi, l’offerta

è per tabulas inefficace (cfr. art. 571, comma II, c.p.c.). Come ha osservato la Suprema Corte,

“qualora uno dei partecipanti alla gara, nel formulare la sua offerta, abbia depositato la cauzione

in una misura inferiore a quella prescritta dall'art. 571, secondo comma, cod. proc. civ., gli altri

partecipanti, oltre a poter far constatare al giudice dell'esecuzione tale condizione di inefficacia,

sollecitando l'esercizio dei suoi poteri officiosi, sono tenuti, in mancanza, nell'eventualità in cui lo

stesso giudice provveda ad emettere l'ordinanza di aggiudicazione del bene in favore

dell'offerente che abbia depositato la cauzione in modo incongruo, a proporre opposizione agli atti

esecutivi avverso siffatta ordinanza (alla quale si trasmettono i vizi delle operazioni inerenti

l'espletata vendita senza incanto), nel termine prescritto dall'art. 617 cod. proc. civ"

 

Spero di esserti stato utile, saluti

inexecutivis pubblicato 18 aprile 2019

Condividiamo la risposta di marz (avendo soltanto alcune riserve a proposito del termine, poichè il reclamo promosso ex art. 591 ter cpc non prevede un termine massimo entro cui può essere proposto, con la conseguenza che, esso sarebbe espreribile fino al momento dell'adozione del decreto itrasferimento), osservando che a nostro avviso, tuttavia, l'accoglimento del reclamo non potrebbe determinare l'aggiudicazione all'offerente la cui offerta era valida, ma piuttosto la celebrazione di un nuovo tentativo di vendita.

Infatti, a mente dell'art. 572 cpc, in presenza di una sola offerta valida il giudice non procede all'aggiudicazione quando vi siano seri motivi per ritenere che il bene possa esserevenduto ad un prezzo superiore con un nuovo tentativo di vendita, il che è quanto accaduto nel caso prospetato nella domanda.

antoniobaldi pubblicato 05 luglio 2019

buongiorno,sono nella stessa sua situazione e vorrei sapere come è andata a finire la questione,il giudice cosa ha deciso?come ha motivato la decisione?grazie mille ancora

albertosaracino pubblicato 06 luglio 2019

io mi sono trovato nella vostra stessa situazione, ma fortunatamente il giudice delegato ha ritenuto subito non valida l'offerta, e mi sono aggiudicato l'immobile offrendo il minimo.

io non capisco perchè in Italia è tutto "opinabile" e "interpretabile"....

inexecutivis pubblicato 08 luglio 2019

Purtroppo una società complessa richiede regole complesse e l'Italia sotto questo profilo si distingue anche rispetto al resto delle democrazie evolute.

Per questa ragione i giudici Italiani sono chiamati ad uno sforzo notevole, neanche paragonabile a quello degli altri paesi europei, ragione per la quale la magistratura italiana viene vista, nel resto del mondo, come un modello di eccellenza, al pari della sanità.

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