Eredità giacente lungaggine

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  • Ultimo messaggio 14 luglio 2021
tototo pubblicato 09 luglio 2021

Buongiorno, In data 17 - 12 - 2020 mi son aggiudicato tramite asta, un immobile in capo a curatore dell'eredità giacente. Ero pronto subito a pagare immobile non sapendo quel che mi aspettava. Il giorno successivo mi viene richiesta dal curatore una dichiarazione di proroga dell'offerta irrevocabile d'acquisto fino al 30-06-2021 ( quella utilizzata per partecipare ad asta recitava 90 giorni dalla presentazione dell'offerta)dicendomi che era per loro pratiche ma solo prudenziale e saremmo andati ad atto ben prima. Tralascio le traversie e incapacità di questi mesi, fatto sta che il giorno 8 Luglio , non avendo ancora fissato manco la data dell'atto notarile , comunico al curatore la mia probabile intenzione di recedere dall'aggiudicazione. Nel giro di poche ore mi viene fissata la data dell'atto ( bisogna sempre arrivare ad incazzarsi??) Ma io francamente ho cambiato idea per vari motivi, ho atteso il termine della proposta irrevocabile e ora voglio ritirarmi. Il curatore mi dice che comunque quanto versato per partecipare ad asta (13000€) viene trattenuto come penale. Io non sono per nulla d'accordo gli inadempienti sono loro che non han rispettato i tempi. Tempi di cui non ero informato altrimenti manco partecipavo all'asta. É giusto che perda la caparra anche se i termini della proposta irrevocabile d'acquisto (30giugno 2021) sono scaduti? Grazie

inexecutivis pubblicato 14 luglio 2021

Difficile rispondere alla domanda senza aver prima letto l’ordinanza di vendita e l’avviso di vendita pubblicati dal curatore.

Occorrerebbe leggere questi atti per poter fornire una risposta compiuta, ma in ogni caso, ad una prima (e sommaria) valutazione, ci sentiremmo di affermare che se la irrevocabilità dell’offerta di acquisto scadeva il 30 giugno, il recesso è giustificato.

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