Buongiorno,
ho partecipato ad un asta nel mese di luglio, immobile pignorato nel 2013 da istituto di credito, in forza di 2 ipoteche volontarie iscritte a favore dello stesso nel 2002 e nel 2010.
Nella perizia di stima sono riportate le seguente formalità che saranno cancellate:
- 2002 ipoteca volontario a favore Banca X a garanzia di mutuo
- 2007 verbale di separazione consensuale con assegnazione di beni a coniuge
- 2010 ipoteca volontaria a favore Banca X a garanzia mutuo fondiario
- 2011 domanda giudiziale per revoca atti soggetti a trascrizione a favore della Banca X concessionario
dei mutui
- 2012 Ipoteca giudiziale derivante da sentenza di condanna
- 2013 verbale di pignoramento immobili a favore della Banca X (la stessa delle ipoteche)
Premetto che il delegato all'asta consultato più volte prima di presentare offerta non ha mai specificato che la domanda giudiziale non può essere cancellata dalla procedura e che per errore è stata indicata in perizia tra quelle cancellabili.Il delegato alla vendita qualche istante prima della gara ha chiesto se eravamo a conoscenza di questa domanda giudiziale, ovviamente nessuno era stato informato. La domanda giudiziale e' indicata in perizia di stima nell'elenco delle trascrizioni e iscrizioni pregiudizievoli che saranno cancellate e pertanto nessuno dei partecipanti si è posto il problema.
Il delegato ha riferito che il giudice avrebbe deciso nel giro di breve tempo in merito a questa domanda giudiziale, che non ci sarebbe stata alcuna conseguenza negativa per l'eventuale aggiudicatario tranne che il rischio di annullamento dell'asta. Dopo queste premesse è partita la gara e mi sono aggiudicata l'immobile.
Ad oggi sono passati più di 40 giorni e il delegato mi dice di attendere la decisione del giudice per l'esito della causa.
Premesso che ho chiesto un mutuo per saldare il prezzo di vendita (stesso Istituto bancario che ha pignorato l'immobile) vorrei chiedere a voi cosa rischio procedendo al pagamento dell'immobile e cosa succede se la sentenza fosse a favore della Banca.
Grazie
Barbara