documentazione non coerente/incompleta

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  • Ultimo messaggio 13 marzo 2019
claudio2000 pubblicato 07 marzo 2019

Anzitutto mi preme complimentarmi per le cortesi e puntuali risposte che ho trovato nella consultazione del forum. 

Vorrei partecipare all’asta di un immobile ma le perizie allegate (degli anni 2012/2013) non coincidono con quanto dichiarato nell’avviso di vendita (del 2018).

In particolare l’avviso di vendita parla di “piena proprietà di unità immobiliare” mentre dalla perizia allegata si evince che l’immobile all’asta è per metà di proprietà del coniuge non esecutato. Per questo infatti, nella relazione, viene precisato che la vendita riguarda metà del lotto.

Inoltre è allegata un’ulteriore perizia, redatta ad integrazione alla prima C.T.U, in cui viene contemplata la possibilità della divisione in natura dei beni pignorati tale da ottenere due unità abitative assolutamente indipendenti (denominate lotto A e lotto B ed evidenziate in una allegata planimetria).

Nella perizia viene ipotizzato di porre all’asta il lotto A.

Purtoppo l’ordinanza (datata 2015) non è di molto aiuto perché è priva del numero della procedura e di qualsiasi riferimento. 

La documentazione è incompleta in quanto priva della documentazione fotografica e nella planimetria non esiste traccia del box auto menzionati nella stima.

Come posso quindi reperire la documentazione idonea per tutelarmi da brutte sorprese?

 

Vi ringrazio dell’attenzione.

 

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inexecutivis pubblicato 09 marzo 2019

Probabilmente il contrasto tra quanto indicato in perizia e quanto riportato nell’avviso di vendita è solo apparente, ed in effetti oggetto di trasferimento è l’intero e non la quota.

Ricaviamo questo convincimento dalla previsione di cui all’art. 600 c.p.c., a norma del quale quando è pignorata la quota di un bene(e questo è il suo caso, atteso che la perizia stima ½) “Il giudice dell'esecuzione … provvede, quando è possibile, alla separazione della quota in natura spettante al debitore. Se la separazione non … è possibile, il giudice dispone che si proceda alla divisione a norma del codice civile, salvo che ritenga probabile la vendita della quota indivisa ad un prezzo pari o superiore al valore della stessa…”.

In sostanza, quando è pignorata una quota il Giudice, ove possibile provvede a separarla materialmente dall’intero (ad esempio disponendo il frazionamento di un terreno). Se invece il materiale frazionamento non è possibile (cosa che si verifica quando vengono pignorati fabbricati) dispone che si proceda allo scioglimento della comunione mediante la vendita dell’intero e la distribuzione del ricavato tra i comproprietari, con l’avvertenza che quanto spettante al comproprietario esecutato sarà posto a disposizione dei creditori.

Nel suo caso, trattandosi di fabbricato, molto probabilmente si sta vendendo l’intero perché la separazione della quota (1/2) pignorata non è possibile.

Le suggeriamo di controllare anche l’ordinanza di vendita per verificare se in essa trova conferma di quanto le abbiamo detto.

Altra verifica può essere fatta paragonando il valore della quota rispetto al prezzo base. 

Ove permangano ulteriori margini di incertezzan non resta che acquisre informazioni presso il professionista delegato.

claudio2000 pubblicato 10 marzo 2019

Credo che la cosa migliore allora sia interpellare il professionista delegato perche l'ordinanza del GE non fornisce nessun dato ulteriore.

Vi ringrazio per la consulenza e con l'occasione vi porgo i miei migliori saluti.

inexecutivis pubblicato 13 marzo 2019

grazie a lei

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