Gentile Forum,
vorrei porre un quesito circa l’interpretazione dell’art. 63 disp. att. c.c. in materia di spese condominiali.
Infatti, nonostante abbia letto gli altri post inerenti l’argomeno, non mi è chiaro se il termine “contributi” contenuto nella norma, possa includere il consumo di acqua “privato” nel caso in cui esista un contatore generale condominiale e tanti contatori per ogni condomino tramite i quali si determina per sottrazione il consumo pro-capite. Quindi se questo genere di spese, la cui gestione è affidata al condominio, rientri per legge nelle spese condominiali.
In particolare mi è stato richiesto il pagamento di bollette sebbene ricadenti nel biennio previsto dall’articolo, calcolate in maniera presunta data la mancanza di letture reali passate del mio contatore di sottrazione.
Pertanto, ammesso e non concesso che ciò sia dovuto, sono tenuto a pagare gli importi basati su una media stimata dei consumi del precedente proprietario oppure è mio diritto chiedere una rettifica? O più semplicemente tali spese non mi competono affatto?
Ringrazio per l’attenzione,
Cordiali Saluti.