chiusura con il creditore pignorante prima della vendita all'asta

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  • Ultimo messaggio 30 dicembre 2020
veronicasabatini pubblicato 28 dicembre 2020

salve, un signore vorrebbe comprare una casa che sta all'asta (prima asta deserta, seconda asta fissata per febbraio 2021) direttamente dal proprietario. Come creditori ci sono: creditore procedente la banca, poi equitalia.

Al proprietario debitore pignorato converebbe:

1)andare con preliminare di compravendita direttamente alla banca e poi all'equitalia chiedendo di chiudiere e stralciare le procedure e cosi estinguere la procedura?

2)oppure, magari con un preliminare tenuto nascosto farsi dare prima un acconto dall'acquirente, che lò girerà alla banca per bloccare la procedura, e fare così un saldo e stralcio lui direttamente (così magari ci sono più margini di trattativa con la banca), e poi una volta riscattata casa completare il rogito con l'aquirente?

non so se mi sono spiegata, la seconda opzione converebbe di più secondo lei per avere più margini di trattativa con la banca? secondo me se la banca sa che c'è qualcuno interessato ad acquistare sarà più restia a trattare e vorrà quasi tutto il debito richiesto.

Un altra domanda mi perdoni: questa casa per la quale è stato fissato un prezzo base di 600 mila, la prima asta è andata deserta, la seconda asta al valore andrà tolto un altro 25%...se va deserta anche la seconda asta, la terza asta la faranno e fino a quale cifra si potrà scendere per poi tornare al proprietario?

In attesta di un cortese riscontro vi ringrazio e porgo cordiali saluti

 

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rickhunter pubblicato 28 dicembre 2020

Se c'è una procedura in corso, la vendita non è nella disponibilità dell'esecutato a mio parere.

Non esiste una cifra fissa, il G.E. va avanti finché ritiene possa ricavare qualcosa dalla procedura. Ho visto una proprietà da perizia del valore di 400 mila euro, con molte ristrutturazioni da fare e fuori mano, ma quello il valore, che viene venduta a prezzo base a 29 mila e offerta minima 21 mila. Questo per dare un termine di paragone.

Un'altra che era peritata a 130 mila euro circa, con procedura del 2009, dopo vari e vani tentativi di vendita era scesa a 17 mila come offerta minima, alché, nonostante avessi fatto istanza al G.E. che ero interessato (la procedura era già scaduta quando me ne accorsi), essa venne estinta. A mio parere ingiustamente, visto che assegnare in via definitiva proprietà immobiliari, a chi non ha pagato il mutuo acceso per acquistarli, è il modo migliore per far fallire il sistema bancario e creditizio di una nazione.

Saluti

inexecutivis pubblicato 30 dicembre 2020

Invero, nel momento in cui si apre il procedimento di vendita deve essere garantita, attraverso la presentazione delle offerte, la più ampia partecipazione degli interessati attraverso procedure competitive che consentano il conseguimento del massimo realizzo.

È evidente che accettare una offerta al di fuori dei tempi e dei modi di partecipazione alla vendita scanditi dagli artt. 571 e seguenti c.p.c. altererebbe questo meccanismo.

Peraltro, si tratterebbe di una compravendita che non impedirebbe affatto il prosieguo della procedura, e quindi l'atto di acquisto sarebbe del tutto inefficace nei confronti di un eventuale aggiudicatario.

Tuttavia esiste una modalità per poter acquistare comunque.

A questo fine occorre contattare il creditore procedente (ed eventualmente quelli intervenuti muniti di titolo esecutivo) e prospettare loro l'interesse ad acquistare.

In questo modo detti creditori potrebbero rinunciare alla procedura (così) consentendo l'acquisto, ed ottenendo in cambio il prezzo di vendita (in tutto o in parte, a seconda dei casi).

Normalmente per conseguire questo risultato il notaio incaricato di procedere alla stipula dell'atto si reca in tribunale insieme alle parti il giorno in cui deve essere dichiarata estinta la procedura, ed in quella stessa sede: il giudice estingue la procedura, il notaio stipula e l'acquirente versa il prezzo ai creditori (a volte gli assegni circolari vengono preventivamente consegnati al notaio che provvede a girarli ai creditori medesimi dopo aver raccolto le firme).

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