Aggiudicazione temporanea offerta minima

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  • Ultimo messaggio 13 settembre 2019
medoromirko pubblicato 09 settembre 2019

Buongiorno, Mi sono aggiudicato un immobile con assegnazione provvisoria. Essendo stata presentata la mia sola offerta è stato aggiudicato con l’offerta minima. Adesso è passato più di un mese dalla data dell’asta e nessuno riesce a darmi una tempistica riguardo all’aggiudicazione definitiva. Ci sono dei tempi che la procedura deve rispettare nella quale se superati mi liberano da ogni obbligo? Oppure va a discrezione del tribunale e potremmo andare avanti così per mesi? Grazie

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inexecutivis pubblicato 12 settembre 2019

Prima delle modifiche introdotte dal d.l. 83/105, la disciplina dell’offerta unica, contenuta nell’art. 572 c.p.c., prevedeva che se l’offerta fosse superiore al valore dell’immobile determinato a norma dell’art. 568 c.p.c. aumentato di un quinto il Giudice procedesse senz’altro all’aggiudicazione. Invece, in caso di offerta inferiore a tale valore, il Giudice non poteva far luogo alla vendita quando riteneva probabile che la vendita con il sistema dell’incanto potesse aver luogo ad un prezzo superiore della metà rispetto al valore di stima.

Questa disciplina è stata completamente superata dal novellato art. 572, commi 2 e 3.

Dispone oggi la norma che:

-          Se l’offerta è pari o superiore al valore dell’immobile stabilito nell’ordinanza di vendita, la stessa è senz’altro accolta;

-          Se invece l’offerta è inferiore rispetto al prezzo stabilito nell’ordinanza di vendita in misura non superiore ad un quarto, il giudice può (non deve) procedere all’aggiudicazione quando ritiene che non vi sia seria possibilità di conseguire un prezzo superiore con una nuova vendita e non sono state presentate istanze di assegnazione ai sensi dell’art. 588.

Come si vede, il Giudice può accogliere anche una offerta inferiore del 25% rispetto al prezzo base, a condizione che ritenga non seriamente possibile vendere ad un prezzo superiore con un nuovo tentativo di vendita e non siano state presentate istanze di assegnazione.

Da questa previsione ricaviamo il convincimento per cui non vi può essere, nella vendita senza incanto (dove, a differenza di quanto avviene nella vendita con incanto, non sono ammesse offerte dopo la vendita) una aggiudicazione “provvisoria”. O il professionista delegato ritiene di poter vendere ad un prezzo superiore con un nuovo tentativo, e quindi non aggiudica, oppure esclude questa possibilità, e quindi aggiudica.

Detto questo bisognerebbe vedere cosa prevede l’ordinanza di vendita e cosa è stato verbalizzato in sede di apertura della busta.

Se in ipotesi fosse previsto che in caso di una sola offerta valida il professionista delegato debba rimettere gli atti al giudice per decidere se aggiudicare o meno, occorrerà sollecitare il provvedimento di aggiudicazione. In caso contrario riteniamo che la sua aggiudicazione vada qualificata come definitiva; se così fosse suggeriamo di versare il saldo prezzo.

medoromirko pubblicato 12 settembre 2019

Buongiorno, Intanto grazie per la risposta molto completa. Considerato che in sede di asta non mi è stato rilasciato niente. Mi chiedo a chi devo rivolgermi per ottenere copia di quanto verbalizzato? E in che modo posso sollecitare il provvedimento di aggiudicazione? Attualmente sto parlando con l’ufficio notarile unico, ma con scarsi risultati.

inexecutivis pubblicato 13 settembre 2019

Il suggerimento che ci sentiamo di offrirle è quello di chiedere formalmente (a mezzo pec o raccomandata) copia del verbale, cui le i ha certamente diritto.

Sulla scorta del contenuto del verbale vedremo di consigliarla al meglio.

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