Buonasera,
ho comprato un appartamento all'asta (decreto di trasferimento anno 2016) e, come previsto dalla legge, ho pagato le spese condominiali arretrate relative all'anno in corso e a quello precedente (ovvero 2015 e 2016).
Le spese condominiali relative agli anni precedenti (2014 e precedenti) sono rimaste insolute in quanto il ricavato dell'asta è andato interamente a beneficio delle banche e non è rimasto nulla per il condominio. Quest'anno, terminata la procedura giudiziaria, l'amministratore ha inserito in bilancio tali passività ripartendole fra tutti i condomini.
Tali spese erano già state in realtà coperte nel corso degli anni dagli altri condomini attraverso un fondo cassa per la copertura delle morosità. Con le entrate che si genereranno ridistribuendo le passività fra i condomini attuali, l'amministratore intende rimborsare coloro che avevano costituito il fondo cassa.
A mio avviso tali spese fanno sì parte dell'ultimo bilancio, ma in realtà sono relative a debiti accumulati in annualità precedenti al biennio per il quale dovrei rispondere. Non dovrebbero essere quindi secondo me attribuite a chi ha acquistato l'appartamento all'asta e non era quindi proprietario in quel periodo.
In questo modo io mi trovo a pagare, anche se per quota parte, spese antecedenti all'anno in corso e a quello precedente. Con tali spese sono stati pagati servizi di cui hanno usufruito i condomini che hanno costituito il fondo, non certo io o gli altri condomini subentrati a seguito della procedura esecutiva.
Secondo voi è corretto il comportamento dell'amministratore? Qualora non lo riteniate corretto avete dei riferimenti normativi o giurisprudenziali?
Vi ringrazio in anticipo
Cordiali saluti