pubblicità asta immobiliare poco trasparente

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  • Ultimo messaggio 05 gennaio 2020
ispanjco pubblicato 12 dicembre 2019

Buongiorno,

nella palazzina in cui vivo ci sono 5 appartamenti all'asta giudiziaria, su 15 complessivi, a seguito del fallimento della società costruttrice; per ovvi motivi tutti noi del condominio, primo fra tutti recuperare parte delle spese condominiali anticipate nell'ultimo biennio, abbiamo interesse che le aste abbiano esito positivo nel più breve tempo possibile.

Tuttavia, le inserzioni pubblicate sul portale astegiudiziarie.it sono davvero scarne, prive di foto e soprattutto omettono di indicare che alcuni appartamenti sono ora liberi, a seguito degli sfratti, e di conseguenza compare ancora la dicitura "occupato". Abbiamo contattato il curatore fallimentare, chiedendogli se fosse possibile integrare gli annunci, ma non si è dimostrato interessato a questa nostra esigenza; allora abbiamo contattato direttamente il portale astegiudiziare.it, ma giustamente ci hanno rappresentato la circostanza che possono integrare le inserzioni solo se le richieste di modifica provengono da chi ne ha chiesto la pubblicazione, e che immaginiamo avrà pagato le specifiche tariffe, e si tratta in questo caso, ovviamente, del curatore fallimentare.

Ora quindi noi del condominio ci chiedevamo, vista la scarsa collaborazione del curatore, se fosse legittimo da parte nostra pubblicizzare su canali di vendita alternativi le medesime aste immobiliari, per esempio sui classici portali di annunci tipo subito.it, oppure immobiliare.it, ecc..... Quello che ci interessava era pubblicare almeno le foto in nostro possesso, che sono banalmente l'esterno della palazzina (con l'evidenziazione degli appartamenti interessati), e lo stato degli appartamenti, appunto se liberi o occupati. Ovviamente, in queste ipotetiche inserzioni, avremmo inserito i riferimenti corretti, e quindi il riferimento al fallimento, il numero di telefono del custode giudiziario (IVG), ecc.... Cioè lo scopo, in fin dei conti, è semplicemente dare maggior visibilità alle aste.

A parer vostro è legittima questa iniziativa da parte nostra oppure l'unico soggetto tenuto a pubblicizzare l'inserzione è il curatore fallimentare? Quello che temiamo, oltretutto, è che i medesimi appartamenti, a causa di questa scarsa pubblicità, non suscitino l'interesse di nessuno e vengano riacquistati, magari tra anni ed a prezzo stracciato, da persone contattate direttamente dal curatore, che farebbero così l'affare non per comportamenti penalmente rilevanti, ma per semplici omissioni che, però di fatto, compromettono (legalmente) un andamento trasparente dell'asta giudiziaria.

Grazie

 

 

 

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inexecutivis pubblicato 16 dicembre 2019

 Rispondiamo all’interrogativo formulato partendo dalla premessa per cui a norma dell’art. 107, comma primo, l.fall., “Le vendite e gli altri atti di liquidazione posti in essere in esecuzione del programma di liquidazione sono effettuati dal curatore tramite procedure competitive anche avvalendosi di soggetti specializzati, sulla base di stime effettuate, salvo il caso di beni di modesto valore, da parte di operatori esperti, assicurando, con adeguate forme di pubblicità, la massima informazione e partecipazione degli interessati”.

Il secondo comma della disposizione aggiunge inoltre che “Il curatore può prevedere nel programma di liquidazione che le vendite dei beni mobili, immobili e mobili registrati vengano effettuate dal giudice delegato secondo le disposizioni del codice di procedura civile in quanto compatibili”.

Sulla scorta di queste disposizioni osserviamo in primo luogo che gli avvisi di vendita pubblicati dal curatore violano la previsione di cui al primo comma dell’art. 107, poiché la forma di pubblicità è assolutamente inadeguata (addirittura erronea per alcuni versi), ed il comportamento del curatore è a nostro avviso censurabile poiché del tutto contrario ai doveri del suo ufficio.

Contro queste violazioni potrebbe essere proposto reclamo. Ricordiamo infatti che a norma dell’art. 36 l.fall. “contro gli atti di amministrazione del curatore … il fallito e ogni altro interessato possono proporre reclamo al giudice delegato per violazione di legge, entro otto giorni dalla conoscenza dell'atto o, in caso di omissione, dalla scadenza del termine indicato nella diffida a provvedere. Il giudice delegato, sentite le parti, decide con decreto motivato, omessa ogni formalità non indispensabile al contraddittorio”.

Così ricostruito il panorama normativo di riferimento il suggerimento che ci sentiamo di offrire è quello di inoltrare al giudice delegato una dettagliata nota in cui si evidenziano tutte le irregolarità delle inserzioni, avendo cura di allegarle in modo tale da consentire al giudice di avere piena contezza di quanto sta accadendo.

L’alternativa è quella di proporre il reclamo di cui all’art. 36 l.fall.

ispanjco pubblicato 30 dicembre 2019

Ringraziandovi per la risposta vorrei chiedervi, scendendo più nel dettaglio, se per "adeguate forme di pubblicità", a parer vostro, oltre l'inserzione più trasparente nel sito internet astegiudiziarie.it, può essere ricompresa anche l'opportunità di affiggere un cartello "vendesi" al di fuori degli appartamenti oggetto dell'asta immobiliare, o anche all'esterno della palazzina, magari integrando il cartello con il riferimento all'asta giudiziaria (del tipo lotto n.xx del fallimento yy, asta giudiziaria bandita per il giorno xx/xx/xxxx presso delegato dott.xxxx).

Nell'ipotesi in cui il curatore si dimostrasse insensibile anche a questa opportunità, ci chiedevamo ancora se fosse legittimo, per noi condòmini, effettuare di nostra iniziativa quest'affissione bypassando l'interessamento del curatore.

Grazie.

inexecutivis pubblicato 05 gennaio 2020

   Il concetto di "adeguate forme di pubblicità" è volutamente generico, poichè rimesso al prudente apprezzamento del curatore. Certamente, non è impedito che altri sogetti interessati pubblicizzino la vendita, allo scopo di incentivarla. Potrebbe anche percorrersi la strada in inoltrare al giudice una istanza motivata in cui si rappresenta il problema e si sollecitano migliori forme di pubblicità.

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