Proposta irrevocabile divisione giudiziale

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  • Ultimo messaggio 12 maggio 2018
aluvi pubblicato 08 maggio 2018

Buongiorno 

non so se si sia mai manifestata una situazione del genere. Un immobile a cui ero interessato , che venne messo all'asta a seguito di divisione giudiziale venne aggiudicato da persona X, (era il secondo esperimento di vendita con prezzo ribassato del 25%). Praticamente ora sembra che per motivi personali questa persona non riesca a pagarlo e perderà come previsto la caparra. Siccome conosco l'attore che ha  promosso la divisione giudiziale, mi chiedo se sia possibile richiedere (al giudice?) la possibilità di acquisire tale immobile prima che possa essere rimesso all'asta , magari facendo una proposta economica superiore a quanto lui riproporrebbe all'asta quest'ultimo immobile; in altre parole, l'immobile era stato proposto all'asta con offerta base  150000 euro - offerta minima €112500, aggiudicato con unica offerta a 135000 ma non saldata. Se verrà riproposto all'asta rispettivamente con base asta 112500 - offerta minima 84375 mi chiedo se potrei offrire già da adesso €100000 facendo opportuna richiesta

Si lo so è un pò complicata la cosa ..... 

grazie e cordiali saluti 

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savyfo pubblicato 08 maggio 2018

Buongiorno Aluvi

se non erro, è uso e costume di diversi Tribunali, in caso di aggiudicatario appena  decaduto,   esperire il nuovo tentativo di vendita con lo stesso  prezzo base e lo stesso  prezzo minimo del precedente esperimento di vendita.

Quindi per maggior chiarezza è probabile che il nuovo prezzo base sarà pari a 150.000,00 € ed il nuovo prezzo minimo sarà pari a 112.500,00€.

In alcuni tribunali in caso di diversi esperimenti di vendita conclusi con un aggiudicatario inadempiente all'interno della stessa procedura esecutiva, potrebbero modificare alcune condizioni di vendita innalzando la cauzione per partecipare  alla gara (ad esempio passano  dal 10% al 20%), oppure riducendo i termini di pagamento (ad esempio passano da 120 giorni a 90 giorni), in altri casi ancora  innalzando il nuovo prezzo minimo,   che sarà   pari al prezzo della precedente aggiudicazione.

Non mi è mai capitato osservare la prassi di  ridurre  il nuovo prezzo base ed il nuovo prezzo minimo in caso di aggiudicatario inadempiente.

Per il resto lascio la risposta ad Astalegale che eventualmente Le confermerà anche quanto appena scritto. 

inexecutivis pubblicato 12 maggio 2018

A nostro avviso la strada ipotizzata nella domanda non è percorribile.

Invero, nel momento in cui si apre il procedimento di vendita deve essere garantita, attraverso la presentazione delle offerte, la più ampia partecipazione degli interessati attraverso procedure competitive che consentano il massimo realizzo.

È evidente che accettare una offerta al di fuori dei tempi e dei modi di partecipazione alla vendita scanditi dagli artt. 571 e seguenti c.p.c. altererebbe questo meccanismo.

Peraltro, come osservato da savyfo, quando l’aggiudicatario non versa il saldo, normalmente l’immobile viene riposto in vendita allo stesso prezzo base, con aumento della cauzione.

Non tutto però è perduto ove si trattasse di una divisione giudiziale che non nasce dal pignoramento di una quota.

Invero, in questo caso, il soggetto interessato potrebbe contattare tutti i comproprietari e invitarli a rinunciare alla vendita giudiziaria per addivenire ad una divisione consensuale. In tal modo il giudizio di divisione si estinguerebbe e l’acquirente potrebbe comprare direttamente dai comproprietari.

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