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pubblicato
22 ottobre 2019
Le manutenzioni programmate sono preventivamente comunicate, e l'utente ne è avvisato quando si collega al PVP.
L'articolo 15 del regolamento N. 32/2015 disciplina le conseguenze del mancato funzionamento dei servizi informatici del dominio giustizia, distinguendo le interruzioni programmate (comma 1) da quelle impreviste (comma 2).
L’interruzione programmata del servizio viene comunicata ai gestori della vendita telematica, i quali a loro volta ne danno comunicazione agli interessati con avviso pubblicato sui propri siti e su quelli ove è eseguita la pubblicità di cui all'articolo 490 c.p.c..
La norma prevede che in questa ipotesi le offerte saranno depositate a mezzo fax presso il tribunale, ad un recapito indicato nell'avviso di vendita. Si tratta di una modalità che tuttavia non può essere condivisa poiché impedirebbe il rispetto del requisito della segretezza dell'offerta, con la conseguenza che in caso di malfunzionamento non potrà che farsi ricorso ai tradizionali sistemi di presentazione dell'offerta.
Nei casi di mancato funzionamento dei sistemi informativi del dominio giustizia non programmati l'offerta si intende depositata nel momento in cui viene generata la ricevuta di accettazione da parte del Gestore di posta elettronica certificata del mittente. In questo caso tuttavia l'offerente deve documentare la tempestività del deposito dell'offerta mediante l’invio di siffatta ricevuta. La norma prevede che nel caso di malfunzionamenti non programmati il Gestore della vendita sia tenuto a permettere la partecipazione dell'offerente che documenta la tempestiva presentazione dell'offerta a norma del periodo precedente. Non è chiaro come mai la norma riservi l’ammissione al Gestore, piuttosto che al Giudice (ed in prima battura al professionista delegato); probabilmente si è inteso dire che la piattaforma del Gestore deve considerare tempestiva l’offerta, sennonché questo presuppone la possibilità, per il Gestore, di vedere la ricevuta di accettazione da parte del Gestore di posta elettronica certificata del mittente.
In definitiva, se le disfunzioni dovessero persistere, consigliamo un deposito cartaceo in cancelleria.