Partecipazione all'asta dall'estero

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  • Ultimo messaggio 11 maggio 2021
beatstar pubblicato 06 maggio 2021

Buongiorno, 

Vi pongo i seguenti quesiti riguardo a questa circostanza: una cittadina italiana residente in Australia vorrebbe partecipare ad un'asta senza incanto in Italia. 

L'unica procedura che mi parrebbe possibile, correggetemi se sbaglio, è quella di procedere con un avvocato mediante offerta per persona da nominare. Ho alcuni dubbi al riguardo:

 

1) La procura al legale, dovendo essere notarile, potrebbe essere conferita all'estero mediante apostilla?

 

2) L'assegno circolare per la cauzione potrebbe essere emesso da un familiare residente in Italia?

 

3) In caso di aggiudicazione, il pagamento potrebbe essere fatto da un familiare residente in Italia?

 

4) Al momento dell'elezione del terzo da parte dell'avvocato (entro 3 giorni dall'aggiudicazione), basta depositare la procura con apostilla o serve anche un mandato autenticato all'estero?

Grazie.

 

 

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inexecutivis pubblicato 09 maggio 2021

Rispondiamo alla domanda osservando che in linea di principio nel caso prospettato non è necessario il conferimento di alcuna procura.

Infatti, l’offerente potrebbe compilare l’offerta (in italiano) spedirla ad una sua persona di fiducia in italia, la quale a sua volta potrebbe imbustare l’offerta unitamente ad un assegno circolare (che potrebbe provenire anche da un terzo) e depositarla presso il luogo previsto per la presentazione delle offerte (studio del delegato o cancelleria del Tribunale, a seconda dei casi).

Infatti, colui che presenta materialmente una offerta sottoscritta da altri non offre in nome e per conto altrui, ma è un mero “presentatore” dell’offerta stessa.

Diverso è il caso in cui a questo soggetto di fiducia si chiedesse anche di partecipare alla eventuale gara tra gli offerenti, poiché in questo caso dovrebbe essere munito di procura notarile e potrebbe essere (a nostro avviso) solo un avvocato.

In questo caso la procura notarile potrebbe essere certamente necessaria, e se rilasciata all’estero dovrebbe essere “apostillata” (l'apostille è un timbro di conformità all'originale del documento estero previsto dalla convenzione dell'AJA del 5.10.1961, resa esecutiva in Italia con L. 20 dicembre 1966, n. 1253).

Infine, quanto al versamento del saldo, esso può essere eseguito anche mediante bonifico proveniente dall’estero, purché avvenga in euro, poichè nel nostro ordinamento vige la regola per cui gli atti del processo sono redatti in lingua italiani ed i pagamenti si eseguono con moneta avente corso legale nel territorio dello stato.

beatstar pubblicato 09 maggio 2021

Grazie mille della risposta.

Avrei qualche altra domanda, se possibile.

Il saldo del prezzo potrebbe essere pagato direttamente dal parente residente in Italia?

Potrebbe andare bene anche la procura rilasciata da un consolato per partecipare all'asta?

Per la nomina del terzo la procura va depositata in originale o basta la copia? Serve anche depositare il mandato?

 

Grazie.

inexecutivis pubblicato 11 maggio 2021

Cerchiamo di rispondere separatamente alle ulteriori curiosità.

A proposito del saldo prezzo, riteniamo che possa essere versato anche da un terzo, non essendo richeista dal codice corrispondenza.

La procura deve essere rilasciata per atto pubblico o scrittura privata autenticata da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato dalla legge, per cui riteniamo che l'autentica consolare sia idonea.

La procura può essere anche depositata in copia dall'avvocato, con dichiarazione di attestazione di conformità allorginale, ma è evidente che l'avvocato deve poter disporre dell'originale per compiere questa attestazione.

Non è sufficiente il mandato, poichè è sostituito in questo caso dalla procura.

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