istanza di finanziamento bancario e agevolazioni prima casa

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  • Ultimo messaggio 01 giugno 2019
angelovolante pubblicato 30 maggio 2019

Salve, 9 giorni fa mi sono aggiudicato un immobile ad asta senza incanto. L'avvocato delegato non mi ha ancora fornito chiarimenti circa le cifre da liquidare al creditore fondiario e/o alla procedura, in quanto essendovi più beni nel lotto in questione (peraltro senza singole valutazioni in fase di perizia), ed essendo non tutti gravati da ipoteca, deve essere stabilito a chi e quanto liquidare. Per quanto riguarda il mio acquisto, vorrei avvelermi delle agevolazioni previste per la prima casa e avvalermi di pagamento mediante finanziamento bancario ex art. 585 comma 3, in quanto ho avuto parere positivo dalla banca. In considerazione che quest'ultimo disposto di legge contempla il versamento diretto delle somme erogate in favore della procedura, a chi devo presentare istanza (al Delegato o al Giudice) e con quale modalità ove comunico di avvalermi delle agevolazioni prima casa e pagamento saldo prezzo mediante mutuo, chiedendo che venga ammesso il versamento del saldo prezzo direttamente alla procedura? 

grazie dei chiarimenti

 

inexecutivis pubblicato 01 giugno 2019

Una delle novità di rilievo portata dalla riforma del 2005 ha riguardato la possibilità, introdotta nel terzo comma dell’art. 585 c.p.c., che il versamento del prezzo avvenga mediante erogazione, direttamente in favore della procedura, dell'importo oggetto di un contratto di finanziamento stipulato dall'aggiudicatario, con garanzia ipotecaria di primo grado sull’immobile oggetto di vendita.

La norma è figlia dell'intento di consentire di partecipare alla vendita anche a coloro i quali non hanno disponibilità liquide sufficienti per consentire il deposito del saldo prezzo e del fondo spese nel limitato lasso temporale previsto dal codice, né hanno cespiti da offrire in garanzia per reperire fonti di finanziamento.

Con il meccanismo previsto dal terzo comma dell'art. 585 c.p.c., invece, il versamento del saldo prezzo sarà eseguito in favore della procedura direttamente dall’istituto di credito in forza di un contratto di mutuo stipulato dall'aggiudicatario.

Ove ciò avvenga, nel decreto di trasferimento:

  1. dovrà indicarsi che il pagamento è avvenuto mediante versamento diretto derivante dal contratto di finanziamento;
  2. dovrà ordinarsi al Conservatore di procedere, contestualmente, alla trascrizione del trasferimento ed all’iscrizione dell’ipoteca. L’art. 585 c.p.c. non prevede, in realtà che il decreto di trasferimento contenga l’ordine impartito al Conservatore di iscrivere, contestualmente al decreto di trasferimento, ipoteca di primo grado sull’immobile, trattandosi di obbligo nascente direttamente dalla disciplina codicistica; in realtà è opportuno che, ciononostante, l’ordine venga impartito al fine di evitare incertezze e problemi operativi, soprattutto in considerazione del fatto che a questa iscrizione ipotecaria deve essere assegnato il numero d’ordine di formalità immediatamente successivo a quello assegnato alla trascrizione del decreto.

Se in sede di vendita, o anche successivamente, l’aggiudicatario dichiarerà che intende avvalersi di questo meccanismo, è opportuno che il professionista delegato:

  1. consegni quanto prima all’aggiudicatario copia del verbale di aggiudicazione, poiché sulla scorta di esso la banca effettuerà il versamento del saldo prezzo;
  2. in vista della predisposizione della bozza del decreto di trasferimento il delegato acquisisca copia autentica del contratto di finanziamento.

Al fine di rendere operativa la norma e di limitare al massimo i possibili profili di rischio per la banca, l'ABI ha elaborato due protocolli che si occupano di disciplinare le modalità attraverso cui la previsione dell'art. 585, comma 3, c.p.c., può concretamente applicarsi.

Secondo il primo protocollo, la stipula del contratto di mutuo, il versamento della somma mutuata in favore della procedura, l'emissione del decreto di trasferimento ed il suo deposito in cancelleria avvengano contestualmente davanti al Giudice dell'esecuzione.

Il secondo protocollo, invece, utilizza il meccanismo della ipoteca su cosa altrui, e prevede che i passaggi appena descritti si realizzino in tempi diversi.

In particolare, secondo questi protocolli, il soggetto potenziale acquirente contatterà la banca (ovviamente in tempo utile per il deposito dell'offerta di acquisto) la quale procederà all'istruttoria del finanziamento comunicandone l'esito almeno 15 giorni prima della vendita e sottoscrivendo con il mutuatario un preliminare di mutuo sottoposto alla condizione sospensiva dell'aggiudicazione (a questa condizione per la verità il protocollo aggiunge anche quella del successivo trasferimento del bene all'aggiudicatario, ma si tratta di cuna condizione impossibile, in quanto il trasferimento del bene avverrà necessariamente, per espressa previsione dell'art. 596 c.p.c., dopo il versamento del saldo prezzo, e dunque dopo la stipula del contratto definitivo di mutuo).

All'esito della vendita, se il promissario mutuatario non risulterà aggiudicatario, il contratto preliminare di mutuo si risolverà automaticamente.

Viceversa, in caso di aggiudicazione, le parti procederanno alla stipula del definitivo, contenente:

  1. l'assenso del mutuatario alla iscrizione ipotecaria di primo grado (sostanziale, in quanto le ipoteche eventualmente iscritte saranno cancellate ex art. 586 c.p.c.)
  2. la delega del mutuatario alla banca di erogare direttamente alla procedura l'importo del finanziamento.

Avvenuto il versamento, il Giudice adotterà il decreto di trasferimento ed il delegato provvederà immediatamente alla sua trascrizione.

Il suggerimento che ci sentiamo di offrirle è dunque quello di comunicare formalmente al delegato che intende avvalersi del diritto di cui al terzo comma dell’art. 585 c.p.c., invitandolo ad indicare quale dei due protocolli ABI intenda seguire, e cioè se:

la stipula del contratto di mutuo, il versamento della somma mutuata in favore della procedura e l'emissione del decreto di trasferimento ed il suo deposito in cancelleria devono avvenire contestualmente davanti al Giudice dell'esecuzione;

oppure se i passaggi appena descritti devono realizzarsi in tempi diversi.

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