Buongiorno, il mio immobile andrà all’asta per pignoramento dato da debiti di lavoro. Leggendo la perizia mi sono accorto di alcuni errori tra cui la misura dell’altezza del box che invece di essere 2,50 mt è indicata 2,20 mt, ha indicato che il condizionatore non è presente quando invece è presente un quadro split, ha indicato che l’antifurto non è presente quando invece è presente anche se non funzionante, nel giardino ha omesso la presenza di una casetta di legno da 3x3 mt con fondazione in cemento. Posso chiedere l’annulamento dell’asta e della relativa pubblicità per avere tempo per trovare una soluzione differente? Grazie
Errore di misura in perizia
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- Ultimo messaggio 19 maggio 2019
andromeda
pubblicato
16 maggio 2019
inexecutivis
pubblicato
19 maggio 2019
A nostro avviso la risposta alla domanda formulata risiede negli ultimi due commi dell’art. 173 bis disp att c.p.c..
Essi prevedono che lo stimatore, terminata la relazione, ne invia copia ai creditori e al debitore, almeno trenta giorni prima dell’udienza fissata per la pronuncia dell’ordinanza di vendita.
Costoro possono depositare all’udienza note alla relazione purché abbiano provveduto, almeno quindici giorni prima, ad inviare le predette note al perito.
Esiste quindi un primo momento processuale in cui le parti sono chiamate ad interloquire sulla perizia.
Evidentemente colui che non condivida l’elaborato peritale, in un successivo momento potrà impugnarlo con lo strumento dell’opposizione agli atti esecutivi, purchè lo faccia nel termine di cui all’art. 617 (venti giorni) decorrenti dall’adozione dell’ordinanza da vendita o dalla sua comunicazione, ove pronunciata fuori udienza (in questi termini si è espressa anche Cass. Sez. 3, 09/05/2012, n. 7051).
Se questi termini sono scaduti, non esistono margini di manovra. Aggiungiamo inoltre che le imprecisioni riscontrate ben difficilmente potrebbero condurre ad un annullamento del procedimento di vendita, poiché ci sembra che si tratti di questioni di scarso rilievo complessivo.
