Buonasera,
nel decreto di fissazione dell'udienza ex art. 569 c.p.c. il giudice, dopo gli avvisi e avvertimenti di rito (tra cui l'avviso ex art. 495 c.p.c.), stabilisce "termine fino a 10 giorni prima dell'udienza per il deposito in cancelleria della documentazione relativa ai predetti adempimenti".
Poichè il decreto è stringato e a tratti sibillino, può mai essere che il giudice abbia fissato il termine di 10 giorni suddetto, nell'ambito dei poteri riconosciutigli ex art. 175 c.p.c., ANCHE PER LA PRESENTAZIONE DELL'ISTANZA DI CONVERSIONE DEL PIGNORAMENTO?
Mi domando cioè se il termine per la conversione fissato dall'art. 495 c.p.c. ("prima che sia disposta la vendita o l'assegnazione"), possa essere "riempito" dal giudice disponendo che la conversione debba chiedersi fino a 10 giorni prima dell'udienza.
Grazie mille per l'efficientissimo servizio che fornite.
Alessia