Ho partecipato di recente ad un'asta senza incanto per la vendita di una unità immobiliare per la quale era stata prevista che nell'ipotesi di più offerte si sarebbe proceduto alla gara sull'offerta più alta secondo il sistema delle schede o buste segrete.
L'immobile aveva una base d'asta di 170 e le offerte pevenute sono state due compresa la mia.
La mia per 128 e l'altra per 136. Il delegato alla vendita dopo aver letto le offerte ci comunica che entrambe le offerte non erano congrue in quanto la procedura riteneva che dall'immobile oggetto dell'asta si potesse ricavare di più (era il terzo esperimento di vendita) e che il prezzo ritenuto congro era di 153. A questo punto ammonisce entrambi e ci invita a decidere se voler procedere alla gara. Entrambi partecipiamo e veniamo forniti di un foglio e di una busta sulla quale scrivere la cifra. Passati tre minuti riconsegnamo le buste chiuse, il delegato le apre:
la mia offerta è pari a 184 mentre l'altra è 143.
La mia domanda è la seguente : nel caso così prospettato si configura il reato di turbativa d'asta, visto l'ammonimento del delegato alla vendita ed il successivo invito ad offrire una cifra pari o maggiore a 153, avendo la controparte deciso di partecipare offrendo 143????? Posso impugnare la gara e chiedere una revisione del prezzo o cosa altro posso fare?
Grazie
Antonio