Appartamento aggiudicato all'asta e rilasciato libero da persone ma ancora con oggetti e mobili

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  • Ultimo messaggio 01 gennaio 2018
pixel74 pubblicato 25 dicembre 2017

Da alcuni giorni ho ottenuto le chiavi di un appartamento che mi sono aggiudicato in una esecuzione immobilare e di cui ho ottenuto il decreto di trasferimento. Il decreto contiene l'ordine al debitore e a chiunque lo detenga senza titolo di lasciare immediatamente libero da persone o cose e nella disponibilità dell'acquirente l'immobile. Il custode, che secondo me non ha fatto niente per far liberare l'immobile dagli oggetti in esso contenuti e che oltretutto si è dimostrato incompetente e infaffidabile, nel verbale di rilascio ha indicato che l'appartamento viene rilasciato con all'interno del materiale di scarso/nessun valore. Io dovrò disfarmi di questo materiale velocemente per iniziare i lavori di ristrutturazione, ma vi chiedo consiglio su come devo comportarmi.
1) devo sentire il tribunale e attendere specifiche istruzioni, rischiando che si allunghini i tempi per cavilli
burocratici?
2) posso disfarmi o comunque disporre di ciò che è all'interno dell'appartamento, senza rischiare di fare niente di illegale?
3) mi consigliate piuttosto di entrare in contatto con l'ultimo ex occupante (un extracomunitario che però attualmente è all'estero e tornerà tra qualche mese) o magari i suoi conoscenti extracomunitari che vivono qui in zona e sono in contatto con lui, per lasciare a lui o a loro la possibilità di scegliere cosa fare del materiale, in modo da nonmincorrere un domani in problemi o discussioni?
Grazie.

inexecutivis pubblicato 01 gennaio 2018

A nostro avviso può fare dei beni rinvenuti all’interno dell’immobile ciò che ritiene.

A norma dell’art. 560, comma quarto, c.p.c., Quando nell’immobile si trovano beni mobili che non debbono essere consegnati, ovvero documenti inerenti lo svolgimento di attività imprenditoriale o professionale, il custode intima alla parte tenuta al rilascio ovvero al soggetto al quale gli stessi risultano appartenere di asportarli, assegnandogli il relativo termine, non inferiore a trenta giorni, salvi i casi d’urgenza. Dell’intimazione si dà atto a verbale ovvero, se il soggetto intimato non è presente, mediante atto notificato dal custode. Qualora l’asporto non sia eseguito entro il termine assegnato, i beni o documenti sono considerati abbandonati e il custode, salvo diversa disposizione del giudice dell’esecuzione, ne dispone lo smaltimento o la distruzione”.

Come si vede, pertanto, quando nell’immobile sono presenti beni mobili il custode:

1. intima all’occupante di rilasciarli entro il termine di trenta giorni;

2. ove l’occupante non provveda, provvede allo smaltimento o alla distruzione dei beni, salvo diversa disposizione del Giudice.

 

Dunque, se il custode le ha consegnato l’immobile con all’interno beni mobili di “scarso/nessun valore”, a nostro giudizio: da un lato egli è stato parzialmente inadempiente, poiché avrebbe dovuto lui provvedere allo smaltimento; dall’altro, nessuno potrà rimproverarle alcunché ove sia lei stesso a provvedere allo smaltimento di quei beni.

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